Bistrot Il Cerchio - Collecchio, Provincia di Parma

mati V.

Sono stata al Bistrot sabato a pranzo con il mio ragazzo e che dire… una mangiata fenomenale! Il menù è vario e molto particolare, i piatti hanno sapori decisi e complessi, inaspettati, che si svelano morso dopo morso. Ti trovi a pensare: “Ma che c’entra il calamaro con la ’nduja e i ceci?” E invece… dopo averlo assaggiato, non vorresti mangiarlo in altro modo. Ottimo anche il vino, uno Chablis consigliato da Francesco, uno dei ragazzi del bistrot. Passiamo spesso da queste parti e torneremo sicuramente, una grande scoperta! (Una menzione speciale al quadro di Sofia Gallia appeso in sala, un’artista ancora - purtroppo - poco conosciuta)

pietro S.

Ritorno dopo qualche settimana, confermo le mie sensazioni…qualità delle proposte, cortesia e disponibilità ottime!
Proposte originali, ottimi accostamenti, sia carne che pesce.
Pizza gourmet eccellente.
Complimenti a Pietro, in cucina e a Francesco, in sala, per come descrive i piatti e propone gli accostamenti con la cantina.
A mio parere, prezzi assolutamente in linea con la qualità/quantitá proposta
Da provare ancora!!!

SIMONE F.

... da Reggio Emilia a Collecchio per una cena di coppia. Ottime le proposte del menù (menzione speciale per la tartare, il risotto e la fregola) e della carta dei vini. Ottimo il servizio e la cura verso il cliente. Il locale semplice e ben arredato.
Ci ritorneremo!

Fabio M.

Siamo stati in 4 a cena.
A parte il servizio in sala, non si salva nulla, lista vini inesistente, il menù sembra buono e abbastanza vario sulla carta, ma poi tutto scarso, il calamaro bruciato, il risotto al Katsoubushi crudo, lo chef alle 22:00 ha gia spento la cucina, gli chiediamo di aggiungere un primo, si lamenta che deve riaccendere tutto e se ne torna in cucina bestemmiando, alle 23:00 dobbiamo ancora finire la seconda bottiglia di vino, continuano a starci con il fiato sul collo per farci andare via.
Speso 76,50€ a testa.
Mi spiace ma persone e ristoranti cosi non meritano di lavorare.
(Il cameriere che forse è il titolare in sala è l unico che salvo)

M. C. D. S.

La certezza:
L'esperienza dello chef e dalla maitre di sala fanno si che tutto sia perfetto!
Una eccellente maestria nell'utilizzo degli ingredienti, il rispetto assoluto per le materie prime e la competenza di chi ha davvero fatto la storia del territorio.
Posto super consigliato!

ALESSANDRA B. M.

Piacevolmente sorpresa. Ai piatti tipici della tradizione rivisitati, sono accostate proposte nuove e di alto livello culinario. Ottima qualità degli ingredienti e della presentazione. Ambiente intimo e confortevole. Un’esperienza che consiglio assolutamente.

Vanessa V.

Un bistrot con prezzi da ristorante di lusso.
Pochi tavoli, ambiente informale e minimal.

L’illuminazione dell’ambiente, la sera, su alcuni tavoli non è sufficiente, forse si risolverebbe mettendo sui tavoli delle poldine.

Abbiamo preso una pizza gourmet ( Pandiró ) in due e devo dire che era davvero buona.

A seguire due primi piatti e un secondo in due.

I primi piatti il sapore buono, peccato però che sia il risotto ma ancor di più gli spaghetti la cottura fosse cruda.

Gli spaghetti erano serviti in una fondina di ceramica, e ahimè pure spezzati in quattro…( se è pasta lunga perché spezzarla?) La cameriera portando gli spaghetti ha detto: “se dovesse sentirli al dente attenda qualche minuto”

Intanto se si attende qualche minuto, gli spaghetti in un piatto non è che finiscono la cottura ma semmai si raffreddano soltanto.

Non sono stati mandati indietro perché tra la pizza gourmet ( divisa in due ) e il primo piatto l’attesa è stata di 45 minuti ed erano già le 21.30 di un giorno feriale
Davvero troppa attesa.

È stato fatto però presente alla cameriera quando ha ritirato i piatti che di era detta dispiaciuta
Deve aver riportato poi in cucina tant’è che il secondo ci è stato portato dallo chef.

Lo Chef, ci ha chiesto cos’è che non andava nei primi, abbiamo ripetuto che il sapore era buono ma la cottura purtroppo non poteva considerarsi al dente ma invece mancava di cottura.

Lui in modo sorridente e brillante , ci ha detto che avremmo dovuto fare 5 minuti di chiacchiere e si sarebbe cotta, ha poi tenuto una lezione di tecnica di cottura al dente, ci ha ricordato che lui nell’altro ristorante che aveva più di 15 anni fa, era stato una stella Michelin, ci ha raccontato delle tecniche di cottura giapponesi, ci ha detto che anche sua moglie mangia il riso più cotto e la pasta più cotta e che probabilmente noi eravamo del “team “ di sua moglie.

Ha fatto in tempo a dirci che lui è stato insegnante di Bottura , che è docente all’Alma ( sicuro?di non essere semmai solo un consulente? ).
Ci ha chiesto se eravamo mai andati da uno stellato…ma che domanda è?
Comunque si, e non mi è mai capitato di ricevere piatti di dubbia cottura.
In tutto ciò ha tenuto un bel monologo, il tonno si è freddato, è riuscito a dirci che se ci piaceva più cotto avremmo dovuto dirglielo.

Rispondo anche qui: “ non mi è mai capitato di dovermi “lamentare” per la cottura della pasta e del riso perché manca di cottura, e se è la prima volta che vengo nel suo locale, come faccio a sapere che lei cucina tenendo troppo “al dente” ? “
Per terminare ci ha lasciato con una buona continuazione e buon divertimento, dopo la simpatica “plaita” subita al tavolo .

Morale, tempo di attesa fra un piatto e l’altro 40 - 45 minuti.
Pagato tutto senza un minimo sconto, subito una plaita al tavolo di chi si loda e si imbroda e non sa scusarsi per quello che poteva essere stato un errore di serata.

Peccato, poteva andare meglio.

Chiara O.

Uno dei miei ristoranti preferiti.
Abbinamenti perfetti, materie prime eccellenti, atmosfera intima e raccolta.
Lo chef è simpaticissimo ma soprattutto nei suoi piatti si ritrovano l'esperienza, l'amore per il cibo e la passione per questo mestiere.
Risotto al katsuobushi fantastico, assolutamente imperdibile